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Monicasita

COSA STA COMUNICANDO IL TUO CORPO?


Dopo quindici giorni nella mia citta Bogota, lentamente cominciò ad essere consapevole dei forti cambiamenti vissuti in questo 2018, sebbene ne parlo da tanto sento che vivo dei cicli più brevi, cioè una settimana tutto sembra "normale" e la successiva mi parte un leggero mal di testa in una delle tempie che annuncia una tempesta solare o forte movimento energetico, ormai non faccio più caso come negli anni passati, soltanto aspetto, in una giornata con il dolore, e se l'infiammazione peggiora prendo un'aspirina, naturalmente rispettando il mio corpo e non forzandolo a concentrarsi, leggere o studiare e soprattutto allontanandomi dal cellulare, perché noto che le onde elettromagnetiche dello smartphone mi aumentano i dolori anche muscolari quando sono sotto influenza di questi sintomi, che naturalmente passano il giorno dopo.

Il rispetto del corpo è l'argomento sul quale voglio parlare in questo articolo, perché mentre ci riprendiamo dal viaggio interoceanico, cibo plastico dell'aereo e la disidratazione e cambio del fuso, ho notato che il corpo sa come ristabilire i propri ritmi e metabolismo ma siamo noi a forzare le cose e agire con violenza contro di esso. Non solo dopo un viaggio di quasi 24 ore ma anche nella vita quotidiana e questi cicli di forte cambiamento che stiamo vivendo. Il corpo sempre ci sta comunicando il proprio disagio ma noi non vogliamo ascoltarlo!. La mente razionale continua a controllare e correre facendo finta che non c'è nulla, tutto va bene! e si passa sopra i sintomi, stanchezza, stress, contrazioni muscolari e nervose, non ascoltiamo la stitichezza, alimentazione sbagliata, non riposando abbastanza nei cicli di forte movimento e cambiamento energetico e tutti sintomi che manifestano disarmonia nel corpo. Ci anestetizziamo con medicine e tutto continua come se nulla fosse.

La mente continua a controllare l'agenda, gli impegni lavorativi, la preoccupazione per i soldi, lo stress provocato per un matrimonio che non funziona o una famiglia caotica e tossica ... ed ecco che arriva la l'esplosione, diagnostico: macchie nel fegato, tumori qua e là e nel peggiore dei casi, infarto o ictus.

Mentre in questi giorni tratto di aiutare la "niña", come chiamo alla piccola Stefa di 28 anni, psicologa, non vedente dalla nascita con una voce angelica, qui a Bogota, la niña ha un cancro che non riescono a fermare da un'anno, anche se lei è completamente nutrita d'amore da suo marito e parenti, la sua mente non riesce a rompere le barriere razionali, pragmatiche e con forte strutture che le impediscono concepire un'altra realtà energetica, la mente controllatrice le impedisce meditare e lasciarsi andare e per me questo è stato il caso più difficile ma che adesso è diventata una forte prova di coraggio e ricerca dentro di me, perché ogni volta che ci vediamo provo a capire cosa mi permette la sua mente di fare?. Quando nelle giornate di forte dolore e disperazione, suo marito suona la chitarra per aiutarla, sua madre cerca di aiutarla con tutto quello che può ed io, scambiandosi messaggi di audio provo a dare risposte alla sua crisi emotiva e di dolore. Per lo meno so che adesso nella disperazione, lei esprime tutte le sue emozioni con me e di qualche modo tutti noi facciamo di tutto per non farla sentire sola, cerca nella fede o vita spirituale aiuto, ascoltando preti, pastori evangelici e tutti quelli che parliamo di Dio, ma da mesi continua a chiederci: "adesso per me, dove sta Dio?". Medici, terapeuti ed io cerchiamo strumenti d'aiuto, ma solo lei, soltanto lei ha la chiave della sua mente, sebbene la sua anima sa tante ma tante cose, la sua mente ha il pieno controllo della sua vita ed il suo corpo continua a chiedere aiuto.

Il nostro corpo vuole soltanto essere ascoltato e non riempito di medicine, la nostra anima vuole aiutarci a trovare la strada dell'autorealizzazione ma noi non vogliamo credere ai suoi sussurri.

Quando riusciremo ad uscire dalla forte densità e tridimensionalità che ci governa, magari riusciremo a vivere come il mondo vegetale, come una rete che comunica, si protegge, si aiuta a vicenda e soprattutto dove non c'è l'autodistruzione. Secondo me dobbiamo cominciare per imparare dal mondo vegetale come vivere in armonia e molto di più ... ecco un articolo che magari ti aiuterà a capire che non siamo noi quelli che possediamo l'intelligenza.

Nel frattempo io continuo ad imparare da loro, alberi e piante ad ascoltandoli, respirando e vivendo nel profondo rispetto la loro energia, anche se ho molto ma molto da imparare ... umilmente mi permetto percepire!.

Passa più tempo all'aperto, senza cellulare, passa più tempo al sole soltanto respirando y ascoltando il tuo PREZIOSO TEMPIO INTERIORE, passa più tempo in natura ascoltando il meraviglioso silenzio della tua anima e poi, e poi capirai la differenza e la benedizione del MONDO VEGETALE. I nostri bambini hanno il diritto di crescere all'aperto, in natura e lontani dai cellulari e tablet, non credi?.

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